carpacho

prima era qualcosa tipo "ponga la carne en el refrigerador en un sitio donde llegue casi a congelarse (casi, no debe congelarse totalmente). córtela en tajadas muy delgadas, (como jamón), colóquela en una bandeja de servicio sobreponiendo muy ligeramente una tajada sobre la otra. corte el parmesano en escamas muy delgadas o rállelo por los huecos más anchos del rallo, cubra la superficie de la carne con las escamas o juliana de queso parmesano. en un recipiente, preferiblemente un bol. de vidrio, eche el aceite, el vinagre, la sal y la pimienta, bata con un batidor manual hasta conseguir una emulsión bien ligada y condimente su carpacho. llévelo durante unos treinta minutos al refrigerador y sirva. unas tajadas de pan campesino bien fresco son su mejor acompañante.".
poi accade che si arrivi a leggere recensioni come "un pop deviante e svitato, fatto di evolute linee-crudités di basso e chitarra, come carote ben pelate ed altri ortaggi ordinatamente disposti, di un cantato sopra le righe, euforico, istrionico, di un drumming minimale e frammentario, di una sorprendente attitudine ludica che bandisce ogni magniloquenza, anzi buttata là, con riluttante rifiuto del rigore strumentale, e di uno scazzo sobrio, informale." (m. bonanni).

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carpacho secondo carpacho

canzoncine pop, senza nulla di pop. melodie facili, che durano quindici secondi, poi si cambia, si scherza, si cita qualcuno e si prende in giro qualcun altro. la batteria non tiene il tempo, il cantante è sempre malato, ma le ragazzine si innamorano come nespole… e gli altri due non ne approfittano…

riferimenti/immaginario

blur, pixies, pavement, tom waits, doors, they migth be giants, nick cave, daniel johnston, queen, divine comedy, beatles, veloso.

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website: www.carpacho.it